Comunicato del 30 marzo 2023 

 

CONCESSIONI RINNOVATE GRAZIE AL GOIA, MA C’E’ POCO DA FESTEGGIARE E SIAMO PRONTI PER ROMA

GENTILE COLLEGA TI CHIEDO QUALCHE MINUTO DEL TUO TEMPO MA LEGGILA FINO ALLA FINE E CONDIVIDILA CON TUTTI I TUOI CONTATTI

Non so se ve ne siete resi conto ma più la categoria va giù e più creano problemi per approfittare di noi.

In questi giorni ci siamo ritrovati di nuovo l’ombra della Bolkestein MA PERCHÉ ?

Immaginate che noi avevamo una legge perfetta con un rinnovo automatico però qualcuno ha pensato bene di mettere di nuovo in difficoltà la categoria.

MA ANDIAMO A SPIEGARE I FATTI

La ex sindaca di Roma è stata causa scatenante di tutto quello che è successo dopo la sua richiesta verso il Garante della Concorrenza il quale ha risposto che obbligatoriamente la categoria è nella direttiva Bolkestein di conseguenza, alcune associazioni hanno pensato bene, perché non in grado di concertare con il comune di Roma, di consigliare e appoggiare ricorsi al Tar CHE PERDENDOLI hanno creato un precedente di giurisprudenza.

Pensate che ho ancora un video di anni fa del Presidente della Fiva che diceva che a lui del garante non gliene frega un c…. però a sto giro ………..

Tutto questo ha creato una confusione normativa verso i comuni tanti dei quali hanno pensato bene di sospendere o addirittura neanche iniziare i rinnovi delle concessioni e l’allora Ministro Giorgetti non intervenne neanche con una circolare per garantire la continuità delle procedure.

Che dire, un casino VOLUTO, totale.

Alcuni comuni hanno anche approfittato della situazione, con casi eclatanti come Pordenone che ha addirittura pensato di poter cancellare il mercato storico della sua città con l’appoggio totale della Fiva Locale oppure in Lombardia dove le vecchie Associazioni NON PIU’ RAPPRESENTATIVE consigliavano di non rinnovare.

Potrei andare avanti per giorni ma penso che potete farvene un’idea, gli esempi sono tanti e noti.

COSA HA FATTO IL GOIA .

Ci siamo ritrovati con tutti i nostri direttivi stabilendo una linea comune e di pressione verso tutti i comuni SPINGENDO A RINNOVARE CON LA LEGGE VIGENTE creando precedenti a dismisura.

Tant’è vero che la maggior parte dei comuni, che ringraziamo, hanno rinnovato facendo in modo che il problema non si allargasse, parliamo di migliaia di precedenti, vincolando così il governo nelle sue future scelte.

Ma non ci siamo fermati qui oltre le ormai centinaia di volte che siamo intervenuti a livello Ministeriale e Romano, dove eravamo i soli a battere i pugni a difesa della categoria senza se e senza ma ,(mi ricordo le notturne e le vigilie con i deputati di riferimento) per aiutare anche i comuni rimasti fuori ci siamo adoperati insieme alla regione FVG per creare una normativa che costringesse gli ultimi comuni, anche quelli che volevano rinnovare a tutti i costi, ad avviare procedure che garantissero il posto di lavoro dei colleghi.

Inoltre abbiamo manifestato nelle strade perché tante volte hanno provato a mettere in discussione la nostra rappresentatività .

A CHE PUNTO SIAMO OGGI

Come tutti saprete, quest’estate, in occasione della vicenda di Pordenone dove l’amministrazione si rifiutava categoricamente di rinnovare le concessioni dei colleghi, pretendendo di avviare una procedura selettiva degli operatori, minacciando seriamente gli attuali esercenti di perdere il loro posteggio nel mercato qualora il bando avesse ritenuto altri più congrui, è iniziato un serio confronto con la regione FVG, anche grazie all’intervento del Presidente Fedriga, per giungere ad un testo legislativo che avrebbe permesso, da una parte la conclusione delle procedure di rinnovo da parte dei comuni “amici” degli ambulanti e, dall’altra, delle regole ferree e vincolanti per i comuni, nel caso questi avessero ritenuto necessario di dover per forza passare per una procedura su istanza di parte, pur garantendo il rinnovo effettivo dei posti di lavoro dei colleghi.

NON UN’INTESA,COME QUELLA DEL 2012 ,DOVE VENIVA GARANTITO UN VANTAGGIO DEL 40 % AL PRESTATORE USCENTE. E SOLO PER LA PRIMA VOLTA. CIOE’ BOLKESTEIN PURA (ricordiamo che le indicazioni della conferenza delle regioni del 2013 – che cercavano di agevolare i colleghi – furono definite dal MISE prive di alcun vincolo giuridico per i comuni) ma questa volta una legge che garantisce il rinnovo a tutti gli operatori regolari, quale che sia il comune dove si trovano ad operare.

Su questa strada, proprio per far sì che tutti gli ambulanti potessero avere le loro concessioni rinnovate, anche in quei comuni ostili, il Ministero, già sotto il governo Draghi, ha iniziato ad elaborare una legge che, sulla falsariga di quella friulana, permettesse di attuare questo “doppio binario”, per non lasciare indietro nessuno: possibilità di rinnovare con la legge attuale, per chi non l’avesse ancora fatto, valore delle concessioni fino al 2032, e regole alternative per i comuni “ostili”.

Durante l’incontro con il sottosegretario al MISE, Massimo Bitonci, il 15 marzo scorso, abbiamo avuto modo di discutere la proposta attuale che, a causa delle pressioni dei soliti noti, oltre a un impianto simile a quello del Friuli, andrebbe infine ad abrogare con una postilla quasi nascosta la norma del 2018 che, tanto duramente conquistata, estromette la categoria dalla direttiva servizi.

Come associazione abbiamo quindi chiesto formalmente al governo di rivedere la norma 1) togliendo questa assurdità che è uno schiaffo in faccia a tutte le famiglie che vivono di questo mestiere (chi l’ha fatto mettere evidentemente vive di altro) e che mette a rischio i prossimi rinnovi negli anni a venire; 2) garantendo il rinnovo dodecennale anche in quei comuni dove le procedure non sono ancora state avviate e, infine, 3) prevedendo che la salvaguardia delle microimprese – da noi richiesta e già inserita nella proposta di legge – possa tradursi anche in procedure di rinnovo semplificate avviate d’ufficio dai comuni, come già avvenuto nella stragrande maggioranza dei comuni italiani.

L’esame del ddl concorrenza è stato sospeso proprio per il tema ambulanti.

MA VOGLIAMO CONCLUDERE COSÌ

Vogliamo portare alla vostra attenzione, dopo avervi spiegato tutto, che è vero che oggi tutti avranno le concessioni rinnovate, CHI LE HA GIA’ RINNOVATE NESSUNO GLIELE TOCCA COME ABBIAMO PIU’ VOLTE DETTO E CHI DOVRA’ RINNOVARE GRAZIE ALLA PRESA DI POSIZIONE DEL GOIA LE AVRÀ APPUNTO RINNOVATE.

Ma questi signori sopracitati e non mi riferisco solo alle vecchie associazioni ma anche ai venditori di fumo continuano a levare le certezze alla categoria, per questo pretendiamo:

UNO) DEVONO LEVARE QUELLA POSTILLA E LEVARE DALLA DIRETTIVA LA CATEGORIA CHE NULLA HA A CHE FARE ,NON ESISTE NEANCHE UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE NEI NOSTRI CONFRONTI MA QUALCUNO VORREBBE TENERCI NEL RICATTO

DUE) TUTTE LE FORZE POLITICHE DEVONO APPOGGIARE LA NOSTRA RIFORMA, CHIEDETEVI PERCHE’ E PER COLPA DI CHI NELLE ALTRE CITTA’ D’ITALIA NON VIENE APPLICATO IL CANONE UNICO NEL MODO LEGALE FACENDO RISPARMIARE AI COLLEGHI ALTE PERCENTUALI COME AD ESEMPIO TORINO

TRE) CHIEDETEVI IL PERCHE’ NELLE ALTRE GRANDI CITTÀ NON VIENE APPLICATA LA TASSA GIORNALIERA, COME DA LEGGE, VOLUTA E PRODOTTA DAL GOIA DOVE SE PIAZZI PAGHI E SE NON PIAZZI NON PAGHI, COME A TORINO

QUATTRO) CHIEDETEVI PERCHÉ CONTINUIAMO A CHIEDERE LA TASSA FISSA FISCALE E TUTTE LE ALTRE ASSOCIAZIONI – E DICIAMO TUTTE – CI VENGONO ADDOSSO ALCUNE ANCHE CON IL LORO SILENZIO COME AD ESEMPIO SULLA PIOGGIA DI CARTELLE DA 200 EURO EMESSE PER IL MALFUNZIONAMENTO DEL REGISTRATORE TELEMATICO

CINQUE) CHIEDETEVI PERCHE’ NESSUNO VUOLE LA NOSTRA / VOSTRA RIFORMA E PARLIAMO DI UNA RIFORMA SINDACALE, REGOLAMENTARE, VI RICORDO COME SAREBBE GIUSTO AD ESEMPIO L’INCLUSIONE DELL’AMBULANTATO NEI LAVORI USURANTI.

I PUNTI SONO CENTINAIA MA IL SUCCO DEL DISCORSO E’ CHE NOI COME ASSOCIAZIONE NON PERMETTEREMO MAI CHE LA NOSTRA CATEGORIA VENGA VESSATA DA UNA DITTATURA ORMAI CONCLAMATA E SENZA SEGUITO .

TUTTI A ROMA A BREVE LA DATA