Gli ambulanti scendono in piazza il 4 settembre a Torino contro il blocco del traffico: “ora basta, ne va della nostra sopravvivenza”.

Non è un tema nuovo per gli ambulanti, che insieme ad alcune categorie di artigiani, scontano il fatto di lavorare con mezzi datati di targa ma con pochi chilometri, “i nostri mezzi viaggiano dal magazzino al mercato e lì si fermano per otto ore o anche più, vengono poi rimessi in moto per andare a casa, non siamo certo noi a inquinare” dichiara Nardozzi, presidente nazionale del GOIA FENAPI, l’associazione degli ambulanti, “la nostra è un’attività a basso impatto ambientale, tutto il processo di vendita si svolge a motore spento e all’aria aperta, e bloccarci, oltre a rischiare di farci fallire, è un’azione contraria alla tutela dell’ambiente, infatti nella tragica ipotesi di mercati chiusi, migliaia di famiglie sarebbero costrette a spostarsi con l’auto per rifornirsi, generando così un livello di emissioni ben più elevato.”  (continua)

Il GOIA ha già trattato ampiamente il tema durante l’audizione tenutasi presso il consiglio regionale il 15 dicembre scorso, “nell’occasione abbiamo sollevato come primo punto proprio il rischio che il blocco del traffico comporta per la categoria, proponendo soluzioni specifiche, l’ambulante non può prendere i mezzi pubblici per andare al lavoro e non è nemmeno un trasportatore o un corriere che sostituisce mezzi ogni tre anni, i costi attuali di un mezzo nuovo o recente sono inaccessibili per la maggior parte di noi e gli incentivi finora accordati non sono sufficienti a far fronte al problema” prosegue Nardozzi “sul tema abbiamo anche interpellato la commissione europea che non ritiene necessario il blocco dei nostri mezzi, il Presidente Cirio, l’Assessore Marnati e persino il Ministro Pichetto, da cui attediamo ancora una risposta.”(continua)

Il ritrovo è per le 15,30 in piazza Vittorio il 4 settembre, da lì partirà il corteo che giungerà in piazza Castello di fronte alla Prefettura. 

La manifestazione riguarderà anche l’intenzione del Governo di reinserire il comparto nella celebre direttiva Bolkestein e la necessità, non più prorogabile, di una riforma che rilanci il settore, e farà da apripista per la manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 14 settembre prossimo (di seguito la locandina).

 

Di seguito un estratto della risposta della Direzione ambiente in seno alla commissione UE, da noi interpellata.

 

“Fermo restando l’obbligo di risultato, che nel caso di specie consiste nel rispetto dei valori limite stabiliti a tutela della salute umana, le autorità nazionali e locali hanno ampia discrezionalità sulle misure appropriate per conseguire il risultato, che possono variare da regione a regione. In linea di principio, le autorità regionali e locali sono nella posizione ideale per garantire il necessario bilanciamento degli interessi, trattandosi di una valutazione caso per caso che dipende anche dalla gravità e dalla durata dello sforamento dei valori limite.” (cit.Risposta dall’European Direct Contact Centre reply no 1325911 del 10 gennaio 2022)

 

Rassegna stampa:

 

Linea Italia Piemonte

Torino Today

Torino Cronaca

L’aria che tira (La7) – spezzone della trasmissione con ns intervento

 

 

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