L’ESENZIONE DAL 1 MARZO AL 15 OTTOBRE E’ LEGGE

La legge di conversione del decreto “agosto” ha modificato la precedente esenzione stabilita dal 1 marzo al 30 aprile 2020 prolungandola fino al 15 ottobre di quest’anno.

Questa disposizione è in vigore dal 13 ottobre scorso e va nella direzione delle richieste avanzate dal GOIA dei “2 anni bianchi” che, insieme alla riforma del fisco locale e nazionale, sarebbero necessari a rilanciare il settore delle piccole imprese italiane.

L’ESENZIONE RIGUARDA ANCHE GLI SPUNTISTI?

Molti ci chiedono se chi opera in forza di “spunta” nei mercati abbia diritto all’esenzione. Ebbene, è nostro fermo parere che sì, anche chi piazza per mezzo dell’assegnazione giornaliera dei posteggi liberi abbia diritto a questa agevolazione, il testo parla chiaro: sono esentati tutti i titolari di “di concessioni o di autorizzazioni” quindi vi sono inclusi anche coloro i quali piazzano con autorizzazione di tipo B oppure con un’autorizzazione di tipo A rilasciata per altra piazza (dove le norme regionali lo prevedono).

Del resto la crisi scatenata dal COVID ha colpito tutto il commercio, anche chi faceva la spunta, non ci sarebbero quindi motivi validi per non includere anche questi operatori.

Infine, non si dimentichi che lo stesso decreto “agosto” fornisce ai comuni le coperture per far fronte a queste esenzioni.

PER CHI HA GIA’ PAGATO

La norma stabilisce che “i comuni rimborsano le somme versate”. Fatta salva la possibilità di potersi accordare con le amministrazioni per una sorta di compensazione con le eventuali future cartelle, i colleghi hanno diritto a chiedere e ottenere il rimborso di quanto versato.

L’ufficio tributi del comune generalmente ha un modulo per fare questo tipo di istanze, dove oltre ai propri dati personali e aziendali, si citano gli estremi dell’autorizzazione, il numero della cartella o del bollettino e il numero del conto corrente dove si intende ricevere il rimborso.

Qualora non siano previste modulistiche apposite, sarà possibile presentare l’istanza in carta libera, includendo i dati sopra citati e ricordandosi di inviare il tutto allegando la copia di un documento d’identità.

Per le modalità di presentazione consigliamo comunque di contattare gli uffici competenti così da non fare scartoffie inutili.

E LA TARI?

Al momento non ci sono esenzioni specifiche di legge previste in materia di TARI.

Ci preme però segnalare come essa sia generalmente composta da una parte fissa e una parte variabile. La parte variabile è legata alla quantità presunta di immondizia prodotta dall’attività. In questo senso, tutta una serie di attività produttive avrebbero diritto alla revisione della parte variabile della tariffa a loro imputata come ben spiegato in questa circolare dell’ARERA https://www.arera.it/it/docs/20/158-20.htm

Anche in questo caso bisognerà presentare un’istanza apposita ed è probabile che il comune si prenderà qualche giorno in più per rispondere alla vostra richiesta.

Gregory Massa